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Gli anticoagulanti riducono il rischio di cancro alla prostata

Farmaci Redazione DottNet | 22/11/2017 18:35

Studio norvegese sulla warfarina

Gli anticoagulanti hanno la capacità di ridurre il rischio di cancro, specialmente tra gli over 50enni. La conferma viene da uno studio dell'Università di Bergen pubblicato su Jama Internal medicine e che è stato effettuato sulla warfarina. I ricercatori hanno analizzato i dati di 1.256.725 persone che sono nate in Norvegia tra il 1924 e il 1954 e lo hanno fatto grazie al Registro nazionale norvegese, al Database delle prescrizioni del Paese e al Registro nazionale del cancro. Del campione analizzato, 92.942 pazienti avevano assunto warfarina, utile per ridurre il rischio di infarto o ictus.

E' emerso che coloro i quali avevano preso l'anticoagulante hanno avuto una riduzione del rischio del cancro del 16 per cento. I dati più rilevanti hanno riguardato la riduzione del rischio di cancro alla prostata (31%) e di cancro al polmone (20%). Più lieve, invece, la percentuale di riduzione del rischio di cancro al seno (10%). Già uno studio dell'Università del Texas a Dallas aveva fatto emergere come l'uso di un anticoagulante portava a un calo della mortalità per cancro alla prostata. La ricerca aveva coinvolto 5.275 pazienti dei quali 1.982 assumevano acido acetilsalicilico o warfarina.

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Fonte: ansa

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